In diverse parti d’Italia i legumi sono protagonisti della tavola del 2 novembre. Le zuppe con i ceci a Milano, Pavia e Genova ad esempio, le fave con lo stoccafisso nel savonese…… Una consuetudine antichissima, quella di associare ceci e fave alle anime dell’aldilà che era già presente in epoca greca e romana: le popolazioni ioniche, prima del VII secolo a.C., credevano che durante la festa delle Antesterie – chiamata così perché cadeva nel mese di Antesterione, tra febbraio e marzo –, celebrata in onore di Dioniso, le anime tornassero sulla terra. Per permettere ai loro cari di rifocillarsi prima di far ritorno nell’aldilà, le popolazioni del tempo preparavano grosse pentole di ceci, fave e fagioli.
Questa festa durava tre giorni e l’ultimo giorno era la “festa della Pentola”, in cui si cuocevano grandi pentole di civaie (ceci, fave, fagioli e altri semi) dedicate a Dioniso e Ermes, che venivano poi esposte sugli altari
Anche nella tradizione monastica medievale in questo giorno si mangiavano solo fave secche; tale tradizione risiede nel fatto che la pianta ha radici molto lunghe che si credeva facessero da tramite tra il mondo della superficie e quello sotterraneo; lo stesso ruolo era ricoperto da ceci e fagioli.
In ogni caso oggi sappiamo quanto questi legumi siano alleati della nostra salute, nutrienti, economici e buonissimi….. come in questa zuppa con ceci e carote….. e gamberi scottati.
INGREDIENTI per 4 persone
200 grammi di ceci secchi
2 carote medie
1 cipolla bianca
8 gamberi (non precotti)
un bicchiere di vino bianco
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
qualche rametto di rosmarino
sale
pepe
Lasciare a bagno i ceci in acqua fresca per 24 ore: cambiare l’acqua di ammollo 2 o 3 volte. Lessare quindi i ceci immergendoli in acqua ancora fredda insieme con un pezzetto di alga kombu, un bicchiere di vino bianco, le carote e la cipolla: portare ad ebollizione e cuocere per circa un’ora. Aggiungere il sale all’acqua verso la fine della cottura (circa 15 minuti prima) in modo che i ceci risultino più morbidi. L’alga kombu non è indispensabile….. ma rende i ceci, così come tutti i legumi, molto più digeribili e morbidi, oltre che accelerarne la cottura.
A fine cottura frullare il tutto con un frullatore ad immersione: per raggiungere la giusta consistenza che dovrebbe essere quella di una vellutata, togliere qualche mestolo di brodo dalla pentola (tenendolo da parte) e cominciare a frullare aggiungendo a poco a poco il brodo fino al raggiungimento della consistenza desiderata.
Preparazione dei gamberi: lavare i gamberi e togliere il carapace. Eliminare anche il filamento nero nel dorso. Portare ad ebollizione un litro circa di acqua, salarla e a lasciare sciogliere il sale per pochi minuti. Spegnere quindi il fuoco ed immergere i gamberi: dopo 2 o 3 minuti, quando sono diventati i bianchi, scolarli e condirli con un cucchiaio di olio ed uno di limone. Lasciarli insaporire pochi minuti mantenendoli tiepidi.
Riscaldare leggermente la crema di ceci e carote aggiungendo qualche rametto di rosmarino e condirla con un cucchiaio di olio e pepe nero macinato. Aggiungere i gamberi e servire.
2 comments
E’ un bellissimo piatto! Salutare, completo. Mi piacciono tantissimo i legumi soprattutto se li trovo in una vellutata 🙂
adoro i ceci e ho sempre pensato che preparare la zuppa fosse complicatissimo e invece è stato davvero semplice!
saporita e delicata allo stesso tempo, leggera ma sostanziosa. davvero buonissima!