I Gyoza sono ravioli tradizionalmente ripieni di carne macinata e verdure, avvolti da una sottile sfoglia di pasta. Jjiǎo zi, la parola originale cinese per gyoza, è stata adottata per la cucina giapponese dalla Manciuria, regione della Cina nord- orientale.
I gyoza giapponesi vengono preparati spesso con carne di maiale macinata e il cavolo (o il Wombok) come ingredienti principali ma se si decide di utilizzare ingredienti diversi … anche il nome cambierà! Per esempio, il gyoza giapponese può essere chiamato anche Ebi Gyoza (se contiene gamberetti), o Yasai Gyoza (se contiene solo verdure).
Potrei quindi coniare un nuovo nome per questa mia interpretazione (forse un po’ azzardata) dei gyoza; una interpretazione dettata fondamentalmente dalla curiosità di provare i nuovi prodotti “plant-based” sostitutivi della carne. Non so se riferirmi a questi prodotti sostitutivi con il termine “carne vegetale”, il nome non mi piace molto e non penso sia corretto perché della carne possono essere giusto un sostitutivo “proteico” e “organolettico” e sono a base di proteine di soia o di altri legumi.
Se ritorniamo quindi ai nomi dei gyoza che cambia sulla base degli ingredienti del ripieno … posso tranquillamente chiamare questi miei “plant-based gyoza”.
Altre variazioni rispetto ai gyoza originali? Molte… le trovate tutte nella lista degli ingredienti … ma quello che più conta è che i plant based gyoza sono buoni … e soprattutto “sostenibili”!
Ingredienti per almeno16 gyoza–
Per la sfoglia: 200 gr di farina*, 90 gr di acqua calda, un pizzico di sale
Per il ripieno: 200 gr di plant based meat **(io ho usato straccetti di pollo e dadini gusto pancetta di Food Evolution), 40 gr di porro, 150 gr di cavolo cinese, 2 cucchiai di salsa di soia (circa 15 ml), una abbondante macinata di pepe (oppure un pezzetto di zenzero grattugiato).
Per la cottura: 2 o 3 cucchiai d’olio d’oliva, acqua
Per la salsa: 2 cucchiai di salsa di soia, 2 cucchiai di aceto di riso, (peperoncino qb, facoltativo)
NOTE: *ho usato farina semintegrale. ** ho usato 2/3 di straccetti di pollo e 1/3 dadini gusto pancetta Food Evolution
Preparare la sfoglia: su una spianatoia (o con robot da cucina) lavorare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio; formare una palla e lasciare riposare mezz’ora avvolta da pellicola trasparente. Trascorso questo tempo, con un coltello, dividere la pasta in due parti e poi ognuna delle parti ottenute ancora per due, fino ad ottenere 16 palline di circa 18 gr l’una. Stendere ogni pallina con il matterello per ottenere dei dischi; ottenere poi tutti i dischi uguali usando un coppapasta di circa 8 cm di diametro. Tenere da parte i ritagli di pasta … io li rimetto insieme e stendo ancora dei dischi.
Preparare il ripieno: scongelare gli straccetti di pollo e i dadini gusto pancetta. Lavare i porri e le foglie di cavolo cinese e tagliarli grossolanamente. Tritare, non troppo finemente, tutti gli ingredienti insieme in un mixer aggiungendo la salsa di soia e il pepe.
Comporre i gyoza: porre al centro di ogni disco un cucchiaio di ripieno. Spennellare leggermente con acqua i bordi dei dischi di pasta e unirli facendo delle piccole pieghe. Premere leggermente con le dita lungo i bordi in modo che non rimanga troppa aria all’interno dei ravioli.
Cuocere i gyoza: ungere una padella con olio e, quando caldo, porre i ravioli in piedi, con la chiusura verso l’alto e friggerli per qualche minuto fino a che non si forma una crosticina dorata, senza mai girarli. Aggiungere quindi acqua in modo da coprirli a circa metà, abbassare la fiamma e chiudere con coperchio (meglio se trasparente). Anche in questa fase non voltare i gyoza. La parte di pasta non coperta da acqua cuocerà a vapore. Lasciare cuocere 8 minuti circa. Togliere il coperchio gli ultimi 2 minuti in modo da lasciare evaporare la maggior parte dell’acqua.
Trasferire i ravioli su u piatto da portata e servire con la salsa, in una ciotolina a parte.