È arrivata per Natale ed era nell’aria da un po’ di tempo ….. la Tajine.
Dopo la sperimentazione del pollo speziato alle albicocche si parlava spesso, con chi lo aveva assaggiato, di questo piatto e di quanto le cotture lente rendessero morbide carni e saporite le verdure: persino per il pranzo di Natale al Pozzo Bianco questo pollo è stato l’indiscusso protagonista. Ora con la nuova Tajine e due piccoli ricettari a farmi da guida ho preparato un buon piatto, i “ciuffetti di calamaro ai capperi” che ho modificato da una ricetta che prevedeva l’uso dei moscardini (introvabili qui in zona). Io li ho serviti con la polenta, dato il clima freddo di questa stagione ma penso che si adattino anche a essere utilizzati come sugo di una pasta. In ogni caso è una ricetta che ho preparato almeno tre volte in due settimane riscuotendo sempre un discreto successo☺)
Ingredienti per 8 persone
800 gr di ciuffetti di calamaro, 500 gr di passata di pomodoro naturale, 2 cucchiai di capperi all’aceto, 3 alici sott’olio, due cucchiai di olio extravergine d’oliva, due cucchiai di prezzemolo tritato.
Lavare sotto acqua corrente i ciuffetti di calamaro e asciugarli bene.
Tritare le acciughe e i capperi con un coltello e porli nella pentola tajine insieme con l’olio: farli scaldare per 5 minuti a fuoco lento e aggiungere la passata di pomodoro e il prezzemolo. Chiudere la tajine e cuocere sempre a fuoco lento per 10 minuti circa. Nel frattempo aggiungere un filo d’olio in una larga padella antiaderente e buttare i ciuffetti di calamaro cuocendoli a fuoco vivo per pochi minuti (circa due minuti) in modo che perdano un po’ di acqua; toglierli dal fuoco e porli in un colino. Porre i ciuffetti ben colati della loro acqua nella Tajine con il sugo di pomodoro: mescolare bene, coprire la pentola con il coperchio e lasciare cuocere a fuoco lento per 45 minuti.
Mescolare di tanto in tanto e conrollare che il fondo di cottura non si asciughi troppo. Controllare la sapidità e aggiungere un po’ di sale se necessario. La consistenza della preparazione dipende molto da quella della passata di pomodoro utilizzata: aggiungere qualche cucchiaio di acqua se la preparazione dovesse risultare troppo asciutta. A cottura ultimata il sughetto deve risultare non troppo denso e di una consistenza adatta sia per un intingolo da polenta sia per un sugo di pasta.