La prima volta che ho usato il rabarbaro e’ stato durante il mio primo corso di cucina, in Valle Camonica, per preparare la crostata di rabarbaro e lamponi. Si’, ho fatto un corso di cucina da una in un’estate di qualche anno fa ….. e prima di allora non conoscevo il rabarbaro se non per le caramelle digestive ed il succo amaro estratto dalle radici. Nel contesto bucolico di quel corso, lo abbiamo colto direttamente dall’orto: un lungo fusto rosso, con striature verdastre ….. simile ad un grosso sedano e con una larga foglia verde che ricorda quella della zucca….. tossica però ! Si mangia solo il fusto! Se si assaggia crudo il suo sapore si avvicina a quello di una mela un po’ acerba, una volta cotto e’ delizioso, seppure con un gusto leggermente acidulo. La confettura poi, anche usando come faccio solitamente io poco zucchero, e’ deliziosa! Per non parlare della variante con le pesche gialle nettarine: ecco la mia confettura e la mia ricetta
Rabarbaro 700 gr, pesche gialle 400 gr, zucchero integrale di canna 200 gr, 1 cucchiaio di succo di limone, agar agar due piccoli cucchiaini da caffè.
Lavare il rabarbaro e tagliarlo a piccoli pezzi, io l’ho tagliato prima verticalmente in due o tre parti e da queste ho ricavato dei cubetti. Aggiungere tutto lo zucchero al rabarbaro, mescolare e lasciare riposare per almeno due ore a temperatura ambiente. In questo tempo si sarà estratto tutto il succo dal fusto del rabarbaro. Aggiungere anche le pesche lavate e tagliate in pezzetti di grandezza simile a quelli del rabarbaro: mescolare e lasciare riposare altre due ore. Per questioni pratiche e’ possibile procedere con la cottura il mattino seguente e trasferire questa miscela in frigorifero tutta la notte. Aggiungere un cucchiaio di succo di limone e cuocere portando ad ebollizione per 20 minuti. Trascorso questo tempo preparare l’agar agar: se si usa quello in polvere sciogliere due cucchiaini da caffè in una piccola quantità di acqua fredda (pari a mezza tazzina da caffè ), mescolare bene e versare nella confettura in ebollizione. Lasciare sciogliere e l’agar agar mescolando per 5 minuti . Fare sempre la prova del piattino per controllare la giusta densità ponendo mezzo cucchiaino di confettura in un piattino da lasciare in frigorifero per pochi minuti.
Per conservarla negli appositi vasetti: 1) lavare molto bene i vasetti, 2) lasciarli mezz’ora in forno a 150 gradi, 3) toglierei dal forno 5 minuti prima di riempirli 4) riempirli fino a 2 cm da tappo 5) chiderli subito con il tappo a vite (nuovo e lavato ) 6) capovolgerai fino a raffreddamento. Io dopo questa procedura faccio comunque bollire i vasetti per 40 minuti.
Ah, dimenticavo ….. Questa e’ la confettura di rabarbaro che ho preparato senza pesche!
11 comments
Sai che pensavo, mentre leggevo la tua ricetta, che non ho mai assaggiato una confettura di rabarbaro. Buona la versione con le pesche 🙂
Deliziose queste confetture sia quella con le pesche che non, complimenti anche per le foto che hai scattato, davvero magnifiche, brava!!
Ciaoo mai mangiato sai?Qui non si trova purtroppo
tesoro ti confesso di non aver mai assaggiato il rabarbaro…. mi sa che devo rimediare presto… mi hai messo tanta curiosità e voglia di acquistarlo … spero solo non sia troppo difficile reperirlo! :**
La mia mamma usava spesso il rabarbaro mentre io mai…devo rimediare perché mi hai fatto tornare la voglia!
Bacini
ma che deliziose coppettine!!!! io amo il rabarbaro e le confetture sai che sono il mio punto debole! mi adotti pr favore?
Mia cara….. questa richiesta fatta da te e’ un complimento! Volentieri!
Ciao io non ho mai assaggiato il rabarbaro, ma mi hai fatto venire voglia di provarlo, grazie e complimentin abbraccio
paola
Quante cose buone e innovative sai fare, complimenti e buona domenica !!!!!!!
Mmmm…sarei curiosissima di assaggiarla! Mi piace molto la marmellata di pesche, è la mia preferita, e adoro l’amaro al rabarbaro…ma la pianta non l’ho mai vista in vendita!!! grrrr
Oh quanto mi piacerebbe poter trovare il rabarbaro!! Non l’ho mai visto nei mercati della mia zona… L’anno scorso ho comprato una piantina ma mi sembra ancora molto piccola… Inoltre è di una varietà diversa; è verde e non ha il rosso caratteristico che lo rende ancora più attraente. Insomma con questa marmellata hai accentuato la mia voglia di rabarbaro 😉 Mi piace molto questo accostamento, secondo me è azzeccatissimo!! Complimenti 🙂
Un bacione e a presto!
Federica 🙂